Togo: in viaggio in Africa tra parchi naturali e villaggi tribali
Togo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Togo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il nome Togo ha origine dalla parola togodo, che nella lingua locale significa “dietro al lago”, con chiaro riferimento al lago che si trova proprio vicino all'attuale capitale Lomé. Punto di confine tra diversi imperi nel corso della storia tra cui Akan-Ashanti e Dahomey, si sa poco della storia pre coloniale del Togo, se non che qui vivevano tre etnie distinte e cioè i Mina, gli Ewe e i Guin.
Con l'arrivo degli europei nel Cinquecento iniziò la terribile tratta degli schiavi, abolita soltanto nel XIX secolo; fu la Germania, nel 1884, a siglare a sorpresa un trattato con il sovrano locale Mlapa, offrendo “protezione” alla popolazione in cambio della sovranità sul territorio. Questo favorì lo sviluppo economico dell'area, ma costò tasse e repressione alla gente, che vide come una liberazione l'arrivo degli inglesi durante la Prima Guerra Mondiale; finita la guerra, l'allora Togoland venne spartito tra Francia ed Inghilterra.
Il XX secolo è stato segnato da colpi di stato e dittature, sfociate, a partire dagli anni Novanta, in tensioni politiche e sociali che hanno portato il paese a crisi internazionali e lo hanno tagliato fuori dai principali circuiti turistici.
Incastonato tra Ghana, Burkina Faso, Benin e l'Oceano Atlantico, i circa 6 milioni di abitanti di questo piccolo paese possono vantare una delle più belle terre dell'Africa Occidentale.
Tra le principali bellezze del Togo, meritano certamente una visita le colline che circondano Kpalimé, ad appena 120 km dalla capitale. Qui è possibile, nonché consigliabile, effettuare escursioni naturalistiche nelle foreste e tra le piantagioni di cacao e caffè, oppure scegliere un trekking nella zona di Klouto per vedere le meravigliose farfalle che abitano queste valli o ancora una scalata alla vetta principale del paese, il Monte Agou, alto 986 m, dove vi è l'opportunità di fare un fantastico bagno nelle pozze d'acqua formate dalla cascate Wli e Womé.
La capitale Lomé, nella quale vivono circa settecentomila persone, ha invece un certo fascino decadente che la rende particolare e forse un po' malinconica poichè conserva solo il ricordo della bellezza di un tempo, tuttavia chi passa da qui non potrà non godere del piacere di una passeggiata per le sue strade, respirare un po' di cultura nel Musée International du Golfe de Guinée, che propone pezzi unici dell'arte africana, o non concedersi qualche giorno di riposo sulle spiagge ad est della città o sulle rive del Lac Togo.
La zona settentrionale del paese ospita la regione del Koutammaka, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2004; in questa terra vivono i Tamberma ed i Batammariba in villaggi tradizionali fatti di case di fango, costruiti e fortificati come castelli fin dal lontano Seicento. Il paesaggio da solo vale già l'intero viaggio: scenari suggestivi di montagna, valli dalla bellezza disarmante avvolte da una luce unica lasceranno il visitatore senza parole.
Sempre in tema di natura, il Parc National de Fazao-Malfakassa sulle montagne del Togo Centrale ospita oltre duecento specie di uccelli e una numerosa popolazione di mammiferi, in particolare scimmie ed elefanti. I Monti Malfakassa sono considerati tra i più belli del paese ed il parco nazionale presenta un incredibile assortimento di paesaggi -dalla foresta alla savana- che lo rendono unico in tutta l'Africa Occidentale. Visitabile da dicembre a maggio salvo avverse condizioni climatiche, è possibile effettuare escursioni con guida partendo da Sodoké, dove generalmente i turisti alloggiano, a circa un'ora di distanza in auto.
L'ultima meraviglia naturale che qui si desidera segnalare è la Faglia di Aledjo, nella foresta a circa 10 km a sud di Bafilo, cittadina musulmana del centro del paese. La foresta racchiude un'impressionante spaccatura nella roccia che è una delle mete turistiche più famose del Togo.
Il principale aeroporto è situato pochi chilometri a nord di Lomé ed è collegato all'Europa principalmente via Francia, ma è servito anche da alcune compagnie africane. Entrare nel paese è piuttosto semplice, ma occorre essere muniti del certificato di vaccinazione contro la febbre gialla.
Per chi desiderasse raggiungere il Togo dagli Stati confinanti (o eventualmente raggiungere questi partendo da Lomé) il mezzo certamente più diffuso e pratico è l'autobus, mentre è sconsigliata la guida da parte dei turisti a causa delle pessime condizioni delle strade locali.
Con l'arrivo degli europei nel Cinquecento iniziò la terribile tratta degli schiavi, abolita soltanto nel XIX secolo; fu la Germania, nel 1884, a siglare a sorpresa un trattato con il sovrano locale Mlapa, offrendo “protezione” alla popolazione in cambio della sovranità sul territorio. Questo favorì lo sviluppo economico dell'area, ma costò tasse e repressione alla gente, che vide come una liberazione l'arrivo degli inglesi durante la Prima Guerra Mondiale; finita la guerra, l'allora Togoland venne spartito tra Francia ed Inghilterra.
Il XX secolo è stato segnato da colpi di stato e dittature, sfociate, a partire dagli anni Novanta, in tensioni politiche e sociali che hanno portato il paese a crisi internazionali e lo hanno tagliato fuori dai principali circuiti turistici.
Incastonato tra Ghana, Burkina Faso, Benin e l'Oceano Atlantico, i circa 6 milioni di abitanti di questo piccolo paese possono vantare una delle più belle terre dell'Africa Occidentale.
Tra le principali bellezze del Togo, meritano certamente una visita le colline che circondano Kpalimé, ad appena 120 km dalla capitale. Qui è possibile, nonché consigliabile, effettuare escursioni naturalistiche nelle foreste e tra le piantagioni di cacao e caffè, oppure scegliere un trekking nella zona di Klouto per vedere le meravigliose farfalle che abitano queste valli o ancora una scalata alla vetta principale del paese, il Monte Agou, alto 986 m, dove vi è l'opportunità di fare un fantastico bagno nelle pozze d'acqua formate dalla cascate Wli e Womé.
La capitale Lomé, nella quale vivono circa settecentomila persone, ha invece un certo fascino decadente che la rende particolare e forse un po' malinconica poichè conserva solo il ricordo della bellezza di un tempo, tuttavia chi passa da qui non potrà non godere del piacere di una passeggiata per le sue strade, respirare un po' di cultura nel Musée International du Golfe de Guinée, che propone pezzi unici dell'arte africana, o non concedersi qualche giorno di riposo sulle spiagge ad est della città o sulle rive del Lac Togo.
La zona settentrionale del paese ospita la regione del Koutammaka, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2004; in questa terra vivono i Tamberma ed i Batammariba in villaggi tradizionali fatti di case di fango, costruiti e fortificati come castelli fin dal lontano Seicento. Il paesaggio da solo vale già l'intero viaggio: scenari suggestivi di montagna, valli dalla bellezza disarmante avvolte da una luce unica lasceranno il visitatore senza parole.
Sempre in tema di natura, il Parc National de Fazao-Malfakassa sulle montagne del Togo Centrale ospita oltre duecento specie di uccelli e una numerosa popolazione di mammiferi, in particolare scimmie ed elefanti. I Monti Malfakassa sono considerati tra i più belli del paese ed il parco nazionale presenta un incredibile assortimento di paesaggi -dalla foresta alla savana- che lo rendono unico in tutta l'Africa Occidentale. Visitabile da dicembre a maggio salvo avverse condizioni climatiche, è possibile effettuare escursioni con guida partendo da Sodoké, dove generalmente i turisti alloggiano, a circa un'ora di distanza in auto.
L'ultima meraviglia naturale che qui si desidera segnalare è la Faglia di Aledjo, nella foresta a circa 10 km a sud di Bafilo, cittadina musulmana del centro del paese. La foresta racchiude un'impressionante spaccatura nella roccia che è una delle mete turistiche più famose del Togo.
Il principale aeroporto è situato pochi chilometri a nord di Lomé ed è collegato all'Europa principalmente via Francia, ma è servito anche da alcune compagnie africane. Entrare nel paese è piuttosto semplice, ma occorre essere muniti del certificato di vaccinazione contro la febbre gialla.
Per chi desiderasse raggiungere il Togo dagli Stati confinanti (o eventualmente raggiungere questi partendo da Lomé) il mezzo certamente più diffuso e pratico è l'autobus, mentre è sconsigliata la guida da parte dei turisti a causa delle pessime condizioni delle strade locali.