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Papua Nuova Guinea: guida di viaggio nella Papuasia

Papua Nuova Guinea, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Papua Nuova Guinea dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La Papua Nuova Guinea, detta anche Papuasia, è uno stato indipendente nell’ambito del Commonwealth situato all’estremità orientale dell’isola della Nuova Guinea, immersa nel Pacifico a nord dell’Australia. Dal punto di vista geografico, la Papua fa parte della cosiddetta Oceania vicina e confina solo con l’Indonesia ad ovest, mentre tutto il resto del perimetro è bagnato dalle acque dell’Oceano. Il nome sta a riassumere i nominativi di tutti gli stati presenti nel paese, che infatti comprende la Papuasia e la Nuova Guinea Orientale, ma indica anche la principale etnia, ovvero quella dei Papua.

Attualmente la Papua Nuova Guinea comprende l’ex possedimento tedesco della Nuova Guinea, successivamente affidato dalla Società delle Nazioni all’Australia, ed il territorio di Papua, una ex colonia britannica occupata dalle forze australiane già nel 1906. Questi due territori raggiunsero l’effettiva autonomia nel 1973, anche se a causa dei gravi squilibri politici interni l’indipendenza venne proclamata solo il 16 settembre 1975. Da quel giorno in poi sono state molte le problematiche di carattere sociale che hanno riguardato un territorio popolato da un numero elevatissimo di etnie, ognuna della quali tende a rivendicare la propria autonomia rispetto alle altre, generando così tensioni spesso sfociate in episodi di sangue. Attualmente la situazione è molto migliorata, ma non ancora del tutto stabilizzata, tanto che molti stati dell’ONU si impegnano ogni anno per cercare di garantire un futuro a questa incantevole isola del Pacifico.

La Papua Nuova Guinea è una terra selvaggia e incontaminata, caratterizzata da una natura incredibilmente variegata, da un clima che tocca picchi estremi di caldo e freddo, da abitanti laboriosi e variopinti che vivono in coloratissimi villaggi. Questi ed altri motivi hanno attirato da sempre schiere di esploratori, antropologi, ma anche semplici turisti, in quest’isola ai più sconosciuta e tremendamente affascinante. Nonostante molte testate giornalistiche tendano a dipingere un quadro estremamente negativo della situazione sociale e politica del paese, la realtà è ben diversa, lontanissima dall’allarmismo dilagante che contribuisce solo a tenere lontana una parte di turisti. La situazione della Papua Nuova Guinea è infatti quella di molti altri paesi in via di sviluppo, con disoccupazione, sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e criminalità che, tuttavia, non riescono a sopire il fascino di uno dei luoghi più remoti della terra.

La zona a più alta densità abitativa è quella delle Highlands, l’area produttiva della Papua, quella dove sorge la maggior parte delle città, come ad esempio Kainantu, Mt Hagen e Mendi. I paesaggi sono comunque molto suggestivi, con ampie e fertili vallate solcate da fiumi e sormontate da montagne di altezza considerevole. Tra i siti di interesse spiccano il Mt Gahavisuka Provincial Park, un bel parco ricco di sentieri per escursioni, il Wilhelm, la montagna più alta del paese, la cui cima raggiunge l’incredibile altezza di 4.500 metri, ed il lago Kutubu, immerso in un ambiente dai paesaggi molto pittoreschi.

La capitale è Port Moresby, città più popolosa e principale porto del paese. La metropoli, termine che le si addice dal momento che ospita ben 320.000 abitanti, è situata presso una splendida insenatura nella parte meridionale del paese, una zona dal clima decisamente più secco rispetto alle media della Papua. Troppo spesso Port Moresby è descritta come una città disordinata e pericolosa, aggettivi eccessivamente critici per una località che vanta anche diverse attrattive turistiche. Tra i luoghi di maggiore interesse spicca la zona di Gordons, famosa per il suo vivace mercato, in concorrenza con l’altro celebre mercato della città, il Mercato di Koki, dove trovare frutta fresca e pesce appena pescato. Molto bella è la Parliament House, la nuova sede del parlamento realizzata secondo lo stile di una haus tambura, ovvero la “casa degli spiriti”, elemento tipico della cultura locale, mentre per quanto riguarda l’aspetto museale non si possono perdere il National Museum and Art Gallery, che vanta una bella collezione sulla storia, la cultura e la natura del paese, ed i National Botanic Gardens, situati nel campus universitario.

Al di fuori della capitale non vi sono altre metropoli di grandi dimensioni, così che il protagonista diventa il paesaggio. Scenari particolarmente belli sono quelli della Madang Province, una zona costituita da una fertile fascia costiera punteggiata di isole vulcaniche alle cui spalle si stagliano bellissime montagne. In mezzo a questo tratto di costa sorge Madang, definita da molti “la città più bella del Pacifico”, un insediamento molto comodo per i fanatici di immersioni che qui troveranno strutture dove noleggiare tutto l’occorrente.

Semplicemente spettacolare è la regione di Sepik, nella quale si mescolano spiagge, isole ed aspre montagne. L’area ha preso il nome da quello del fiume che l’attraversa, un corso d’acqua di color marrone che corre per oltre 1.126 chilometri fino a gettarsi in mare. Sulle sponde del fiume si potranno ammirare incantevoli palafitte, realizzate con la maestria propria della gente del luogo, lunghe canoa dalla prua a forma di testa di alligatore e laghi coperti di fiori. Molto belle sono le spiagge di Cape Moem, una destinazione molto amata dai subacquei per la bellezza del fondale. Da non perdere anche le spiagge di Vanimo ed i laghi Chambri, situati nella parte orientale della regione e pieni di villaggi dediti all’artigianato.

Fino al 1994 Rabaul è probabilmente stata la località più bella di tutta la Papua Nuova Guinea. Purtroppo in quell’anno l’intera area è stata spazzata via da un’eruzione del vulcano Tuvurvur, che in pochi secondi ha cancellato un centro abitato dalla storia secolare, cosmopolita ed amichevole, sostituito da una desolante distesa di ceneri e magma solidificato dalla quale spuntano ancora le vette degli edifici. Attualmente la zona di Rabaul è una meta apprezzata soprattutto dagli amanti delle escursioni, che potranno cimentarsi con faticose risalite su e giù per cime di vulcani ancora attivi.

Nonostante la grande varietà di scenari geografici e morfologici, il clima può indicativamente essere definito come monsonico, ovvero caratterizzato da stagioni ben distinte che si identificano in base allo spirare, o meno, dei monsoni. Le temperature, fatta eccezione per le zone in quota, sono gradevoli per tutto l’anno, con valori stabilmente al di sopra dei 20 gradi. Il vero problema del paese sono le precipitazioni, abbondanti e nell’ordine dei 1.500 mm di pioggia all’anno, che si potranno però evitare partendo tra maggio ed ottobre, la stagione secca, contrapposta a quella piovosa che va da dicembre a marzo. Una particolarità è legata al fatto che la Papua Nuova Guinea è la nazione soggetta a nevicate più vicina all’equatore di tutto il pianeta, per via dei fenomeni nevosi che si verificano nelle zone più elevate, dove ovviamente il clima è sensibilmente più rigido.

La principale porta d’accesso al paese è la capitale Port Moresby, nei pressi della quale si trova il Jacksons International Airport, il più vecchio scalo internazionale dello stato, recentemente affiancato dall’Alotau International Airport. E’ quasi impossibile raggiungere il paese via mare, sia per la mancanza di collegamenti, che per la durata che avrebbe l’eventuale viaggio. Una volta entrati in Papua, ci si potrà muovere con diversi mezzi di trasporto a seconda dell’esigenze. Per spostamenti lunghi, il consiglio è quello di prendere i voli nazionali della Air Niugini, la principale compagnia aerea del paese. In alternativa, e soprattutto per spostamenti a medio-breve raggio, l’automobile è il mezzo più indicato, nonostante la rete stradale locale versi ancora in condizioni non impeccabili. I trasporti pubblici, disponibili solo nelle città più importanti, sono assicurati dai Public Motor Vehicle (PMV), minibus giapponesi che fanno salire e scendere turisti a prezzi stracciati.
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