Vanuatu, guida di viaggio all'arcipelago. Tra isole e immersioni
Vanuatu, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Vanuatu dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Vanuatu, il cui nome ufficiale è Repubblica di Vanuatu, è uno stato insulare di circa 215.000 anime, situato nell’Oceano Pacifico meridionale. L’arcipelago, che ha origine vulcanica, è un luogo dove si possono fare esperienze diverse, tra le più incredibili, di cui pochissime persone sono a conoscenza. Potrete esplorare un lussuoso transatlantico simile al Titanic naufragato in acque limpide praticabili dai sommozzatori, il vulcano attivo più accessibile al mondo, un gigantesco albero di banano delle dimensioni di un campo da calcio e cascate tambureggianti e impetuose; oppure assistere a straordinarie cerimonie culturali e danze, e visitare villaggi primitivi dove l’antica cultura tradizionale è ancora viva e vegeta; e infine crogiolarvi su spiagge da cartolina dove non vi è nessun altro oltre a voi e alla vostra attrezzatura da snorkeling.
Le più antiche tracce di presenza umana sulle isole risalgono a ben 4.000 anni fa, anche se i primi insediamenti stabili ad opera di popolazioni melanesiane sono datati 1.300 a.C. Nel 1.606, l’esploratore portoghese Pedro Fernàndez de Quiròs fu il primo europeo a metter piede a Vanuatu, al quale dette il nome di La Austrialia del Espiritu Santo. La colonizzazione vera e propria delle isole ebbe però inizio nel XVIII secolo, mentre qualche anno dopo l’esploratore britannico James Cook le ribattezzò Nuove Ebridi. Nel 1906, Francia e Regno Unito sancirono un accordo unilaterale per il controllo internazionale operato da entrambi sulle Nuove Ebridi, che nei decenni a venire si connotarono per il crescente sentimento indipendentista, sfociato nella dichiarazione di indipendenza di Vanuatu avvenuta il 30 luglio 1980.
La capitale del paese è Port Vila, una città di quasi 40.000 abitanti situata sull’isola di Efate, costruita intorno all’omonima baia semicircolare, ai piedi dei ripidi pendii delle colline che si estendono nell’entroterra. Grazie al suo bel porto ed alla sua atmosfera vagamente francese, Port Vila è ritenuta una delle cittadine più attraenti del Sud Pacifico. Tra le attrattive principali ricordiamo: il National Museum of Vanuatu, un eccellente museo che ospita un’ampia collezione di manufatti tradizionali del luogo; il Palazzo del Parlamento, emblema del potere politico nazionale; il monumento alla prima guerra mondiale, da cui si gode di una vista stupenda; l’Independence Park, il più importante parco cittadino; le Mele-Maat Cascades, delle cascate limpidissime immerse nella foresta tropicale qualche chilometro fuori dall’abitato; ed i Secret Gardens, una riserva limitrofa alle cascate nella quale vivono centinaia di animali esotici.
A nord di Vila corre una strada piacevole anche se un po’ sconnessa che segue principalmente la costa e passa attraverso piantagioni di cocco, allevamenti di bestiame ed insenature rocciose. Molto bella è la zona ad est della capitale, dove spicca la White Sands Beach, una spiaggia orlata di pandani che offre ottimi punti per fare snorkeling e nuotare, due attività particolarmente indicate anche per l’Eton Blue Hole, un incantevole specchio d’acqua che si incontra proseguendo lungo la costa orientale nei pressi di Eton. Per gli amanti del windsurf il consiglio è invece di recarsi al lago di Takara, perennemente spazzato da venti piuttosto sostenuti che offrono le condizioni ideali anche per il kitesurf. Al largo delle coste di Efate si trova la piccola isola di Nguna, dove sorge il grazioso villaggio di Taloa, che aspetta, con innumerevoli alloggi ed attrattive turistiche, di darvi un assaggio della vita isolana a breve distanza da Vila.
Epi è un’isola affascinante situata non lontano da Efate. A Lamen Bay vivono grandi tartarughe marine e diversi dugonghi, mentre i più sportivi potranno noleggiare kayak da mare e canoe a bilancere, oppure una barca da pesca con la quale mettere alla prova le proprie capacità nella pesca di scogliera. A sud, Valesdir comprende la piantagione omonima, che produce copra e alleva bestiame. Qui ci sono le storiche rovine di un palazzo, una piccola pista d’aviazione ed una minuscola ed incantevole baia. Il centro abitato più importante dell’isola è Tanna, una cittadina ammantata da una lussureggiante foresta tropicale e permeata da un intenso odore di fiori. Nei pressi di Tanna si erge il Monte Yasur, uno dei vulcani più accessibili al mondo, che rappresenta un’occasione unica per un escursione in compagnia. Ad est del villaggio si incontra la Sulphur Bay, dove una spettacolare sorgente calda riversa le proprie acque su una spiaggia di sabbia nera.
Malekula, la cui sagoma ricorda un cane seduto, è formata da due altopiani collegati da uno stretto corridoio chiamato appunto “dog’s neck”, ovvero “collo di cane”. La “testa di cane” è invece la parte settentrionale dell’isola, una zona che si presta a belle escursioni, compresa una spedizione piuttosto impegnativa di mezza giornata fino al sito dei cannibali dei Big Nambas, una delle tribù dell’isola. Nella parte orientale di Malekula spicca Aop Beach, caratterizzata dalla presenza di splendide palme e da acque turchesi. A breve distanza dalla costa si notano le sagome delle piccole isole di Uripiv e Uri, che ospitano una riserva istituita dai rispettivi capi per proteggere le mangrovie e la scogliera corallina. Il più sicuro punto di ancoraggio di Malekula è Port Sandwich, che deve il proprio nome al conte di Sandwich, un primo ministro inglese. La laguna naturale è molto apprezzata dalle barche da diporto in crociera, così che risulta spesso piuttosto “trafficata”.
Ambrym, nota anche come Black Island a causa dello scuro suolo vulcanico, ha due sbalorditivi vulcani gemelli, il Marum ed il Benbow, che zampillano copiosamente ceneri e gas che tengono in stato di allerta i vulcanologi di tutto il mondo. Ambrym è considerata il centro della stregoneria dell’arcipelago e questo perché si crede che la magia sia più forte sulle isole che possiedono vulcani attivi. Uno dei villaggi più importanti è Craig Cove, nella parte occidentale dell’isola, dove si trovano una pensione, una filiale di banca ed un emporio dove acquistare ogni genere di mercanzia. Nel mese di agosto Ambrym è sede del Back to My Roots Festival, una settimana di celebrazioni all’insegna di spettacolari dimostrazioni e cerimonie culturali, sfilate di moda, danze rom, magia e lezioni di cucina.
Le ultime due importanti isole di Vanuatu sono Espiritu Santo e Pentecost. Il punto di forza della prima sono le acque che la circondano, che si prestano a splendide immersioni e che custodiscono emozionanti relitti adagiati sui chiari fondali in acque calme e calde. Non mancano inoltre le occasioni per praticare belle escursioni, con le quattro montagne più alte dell’arcipelago di Vanuatu ed un’area centrale ricoperta dalla giungla impenetrabile e scavata da grotte semplicemente straordinarie. Pentecost è invece famosa per il rito naghol, la tradizione più suggestiva di tutta la Melanesia, durante il quale gli uomini si tuffano da alte torri per ingraziarsi gli dei e per assicurarsi un abbondante raccolto di igname. Ci sono inoltre panorami grandiosi e molte feste, con i maghi della pioggia che invocano precipitazioni atmosferiche in corrispondenza di ogni evento. Il 15 settembre si celebra il Penama Day, con danze kastom e cerimonie di diverso genere.
Il clima di Vanuatu varia da quello tropicale umido del nord, dove cadono oltre 4.000 mm di pioggia ogni anno, a quello subtropicale del sud, bagnato da “appena” 2.000 mm di pioggia all’anno, con zone secche nel mezzo. Il periodo migliore per visitare Vanuatu corrisponde generalmente alla stagione secca, che si protrae da maggio ad ottobre, durante la quale, oltre al clima particolarmente favorevole, sono organizzate feste e competizioni sportive. Per gli amanti delle escursioni il consiglio è di privilegiare i mesi da giugno ad agosto, quando le temperature sono leggermente più basse. Da novembre ad aprile la stagione delle piogge porta con sé temperature più elevate, violente precipitazioni e sciami di zanzare. Da dicembre a marzo è alto il rischio che l’isola venga investita da cicloni tropicali. L'ultimo grande uragano è stato il ciclone Pam, che ha inferto gravissimi danni all'arcipelago nel marzo 2015.
Per quanto riguarda i trasporti, l’aeroporto internazionale di Vanuatu è il Bauerfield Airport, situato 6 chilometri a nord di Port Vila. I trasporti interni vertono su qualche sporadico volo, ma soprattutto su spostamenti via mare, spesso lunghi e spiacevoli a causa del mare mosso. La motonave Havannah ogni mese parte da Noumea e tocca Vila, Malekula e Santo, fornendo un interessante ventaglio di alcune delle mete più ambite dell’arcipelago. A Villa, Luganville, nella parte orientale di Santo e di Malekula fanno servizio dei piccoli minibus pubblici riconoscibili per la “B” rossa sulla targa. In alternativa si potranno noleggiare automobili, anche fuoristrada, motociclette e bici, con le quali scalare le ripide strade dell’entroterra.
Le più antiche tracce di presenza umana sulle isole risalgono a ben 4.000 anni fa, anche se i primi insediamenti stabili ad opera di popolazioni melanesiane sono datati 1.300 a.C. Nel 1.606, l’esploratore portoghese Pedro Fernàndez de Quiròs fu il primo europeo a metter piede a Vanuatu, al quale dette il nome di La Austrialia del Espiritu Santo. La colonizzazione vera e propria delle isole ebbe però inizio nel XVIII secolo, mentre qualche anno dopo l’esploratore britannico James Cook le ribattezzò Nuove Ebridi. Nel 1906, Francia e Regno Unito sancirono un accordo unilaterale per il controllo internazionale operato da entrambi sulle Nuove Ebridi, che nei decenni a venire si connotarono per il crescente sentimento indipendentista, sfociato nella dichiarazione di indipendenza di Vanuatu avvenuta il 30 luglio 1980.
La capitale del paese è Port Vila, una città di quasi 40.000 abitanti situata sull’isola di Efate, costruita intorno all’omonima baia semicircolare, ai piedi dei ripidi pendii delle colline che si estendono nell’entroterra. Grazie al suo bel porto ed alla sua atmosfera vagamente francese, Port Vila è ritenuta una delle cittadine più attraenti del Sud Pacifico. Tra le attrattive principali ricordiamo: il National Museum of Vanuatu, un eccellente museo che ospita un’ampia collezione di manufatti tradizionali del luogo; il Palazzo del Parlamento, emblema del potere politico nazionale; il monumento alla prima guerra mondiale, da cui si gode di una vista stupenda; l’Independence Park, il più importante parco cittadino; le Mele-Maat Cascades, delle cascate limpidissime immerse nella foresta tropicale qualche chilometro fuori dall’abitato; ed i Secret Gardens, una riserva limitrofa alle cascate nella quale vivono centinaia di animali esotici.
A nord di Vila corre una strada piacevole anche se un po’ sconnessa che segue principalmente la costa e passa attraverso piantagioni di cocco, allevamenti di bestiame ed insenature rocciose. Molto bella è la zona ad est della capitale, dove spicca la White Sands Beach, una spiaggia orlata di pandani che offre ottimi punti per fare snorkeling e nuotare, due attività particolarmente indicate anche per l’Eton Blue Hole, un incantevole specchio d’acqua che si incontra proseguendo lungo la costa orientale nei pressi di Eton. Per gli amanti del windsurf il consiglio è invece di recarsi al lago di Takara, perennemente spazzato da venti piuttosto sostenuti che offrono le condizioni ideali anche per il kitesurf. Al largo delle coste di Efate si trova la piccola isola di Nguna, dove sorge il grazioso villaggio di Taloa, che aspetta, con innumerevoli alloggi ed attrattive turistiche, di darvi un assaggio della vita isolana a breve distanza da Vila.
Epi è un’isola affascinante situata non lontano da Efate. A Lamen Bay vivono grandi tartarughe marine e diversi dugonghi, mentre i più sportivi potranno noleggiare kayak da mare e canoe a bilancere, oppure una barca da pesca con la quale mettere alla prova le proprie capacità nella pesca di scogliera. A sud, Valesdir comprende la piantagione omonima, che produce copra e alleva bestiame. Qui ci sono le storiche rovine di un palazzo, una piccola pista d’aviazione ed una minuscola ed incantevole baia. Il centro abitato più importante dell’isola è Tanna, una cittadina ammantata da una lussureggiante foresta tropicale e permeata da un intenso odore di fiori. Nei pressi di Tanna si erge il Monte Yasur, uno dei vulcani più accessibili al mondo, che rappresenta un’occasione unica per un escursione in compagnia. Ad est del villaggio si incontra la Sulphur Bay, dove una spettacolare sorgente calda riversa le proprie acque su una spiaggia di sabbia nera.
Malekula, la cui sagoma ricorda un cane seduto, è formata da due altopiani collegati da uno stretto corridoio chiamato appunto “dog’s neck”, ovvero “collo di cane”. La “testa di cane” è invece la parte settentrionale dell’isola, una zona che si presta a belle escursioni, compresa una spedizione piuttosto impegnativa di mezza giornata fino al sito dei cannibali dei Big Nambas, una delle tribù dell’isola. Nella parte orientale di Malekula spicca Aop Beach, caratterizzata dalla presenza di splendide palme e da acque turchesi. A breve distanza dalla costa si notano le sagome delle piccole isole di Uripiv e Uri, che ospitano una riserva istituita dai rispettivi capi per proteggere le mangrovie e la scogliera corallina. Il più sicuro punto di ancoraggio di Malekula è Port Sandwich, che deve il proprio nome al conte di Sandwich, un primo ministro inglese. La laguna naturale è molto apprezzata dalle barche da diporto in crociera, così che risulta spesso piuttosto “trafficata”.
Ambrym, nota anche come Black Island a causa dello scuro suolo vulcanico, ha due sbalorditivi vulcani gemelli, il Marum ed il Benbow, che zampillano copiosamente ceneri e gas che tengono in stato di allerta i vulcanologi di tutto il mondo. Ambrym è considerata il centro della stregoneria dell’arcipelago e questo perché si crede che la magia sia più forte sulle isole che possiedono vulcani attivi. Uno dei villaggi più importanti è Craig Cove, nella parte occidentale dell’isola, dove si trovano una pensione, una filiale di banca ed un emporio dove acquistare ogni genere di mercanzia. Nel mese di agosto Ambrym è sede del Back to My Roots Festival, una settimana di celebrazioni all’insegna di spettacolari dimostrazioni e cerimonie culturali, sfilate di moda, danze rom, magia e lezioni di cucina.
Le ultime due importanti isole di Vanuatu sono Espiritu Santo e Pentecost. Il punto di forza della prima sono le acque che la circondano, che si prestano a splendide immersioni e che custodiscono emozionanti relitti adagiati sui chiari fondali in acque calme e calde. Non mancano inoltre le occasioni per praticare belle escursioni, con le quattro montagne più alte dell’arcipelago di Vanuatu ed un’area centrale ricoperta dalla giungla impenetrabile e scavata da grotte semplicemente straordinarie. Pentecost è invece famosa per il rito naghol, la tradizione più suggestiva di tutta la Melanesia, durante il quale gli uomini si tuffano da alte torri per ingraziarsi gli dei e per assicurarsi un abbondante raccolto di igname. Ci sono inoltre panorami grandiosi e molte feste, con i maghi della pioggia che invocano precipitazioni atmosferiche in corrispondenza di ogni evento. Il 15 settembre si celebra il Penama Day, con danze kastom e cerimonie di diverso genere.
Il clima di Vanuatu varia da quello tropicale umido del nord, dove cadono oltre 4.000 mm di pioggia ogni anno, a quello subtropicale del sud, bagnato da “appena” 2.000 mm di pioggia all’anno, con zone secche nel mezzo. Il periodo migliore per visitare Vanuatu corrisponde generalmente alla stagione secca, che si protrae da maggio ad ottobre, durante la quale, oltre al clima particolarmente favorevole, sono organizzate feste e competizioni sportive. Per gli amanti delle escursioni il consiglio è di privilegiare i mesi da giugno ad agosto, quando le temperature sono leggermente più basse. Da novembre ad aprile la stagione delle piogge porta con sé temperature più elevate, violente precipitazioni e sciami di zanzare. Da dicembre a marzo è alto il rischio che l’isola venga investita da cicloni tropicali. L'ultimo grande uragano è stato il ciclone Pam, che ha inferto gravissimi danni all'arcipelago nel marzo 2015.
Per quanto riguarda i trasporti, l’aeroporto internazionale di Vanuatu è il Bauerfield Airport, situato 6 chilometri a nord di Port Vila. I trasporti interni vertono su qualche sporadico volo, ma soprattutto su spostamenti via mare, spesso lunghi e spiacevoli a causa del mare mosso. La motonave Havannah ogni mese parte da Noumea e tocca Vila, Malekula e Santo, fornendo un interessante ventaglio di alcune delle mete più ambite dell’arcipelago. A Villa, Luganville, nella parte orientale di Santo e di Malekula fanno servizio dei piccoli minibus pubblici riconoscibili per la “B” rossa sulla targa. In alternativa si potranno noleggiare automobili, anche fuoristrada, motociclette e bici, con le quali scalare le ripide strade dell’entroterra.