Samoa Americane: in viaggio tra spiagge tropicali e barriere coralline
Samoa Americane, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Samoa Americane dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Le Samoa americane furono annesse agli Stati Uniti d'America nel 1900, ma prima di allora erano soltanto le isole più orientali dell'arcipelago delle Samoa, nel cuore dell'Oceano Pacifico. Abitate fin dal 1500 a.C. dalla popolazione dei lapita, hanno sempre goduto di una pace stabile e duratura con le isole circostanti fino a quando a partire dal Settecento non giunsero i primi europei, tra cui il capitano Edwards a caccia dei famosi ammutinati del Bounty; gli uomini bianchi che qui si stabilirono – balenieri, ex-detenuti e missionari cristiani – crearono infatti problemi alla popolazione, modificando anche in parte le tradizioni e la cultura locale.
Le isole divennero ben presto oggetto di contesa da parte di inglesi, americani e tedeschi fino a quando, nel 1899, il Trattato Tripartito sancì l'assegnazione delle terre orientali agli Stati Uniti che – come detto – trasformarono le isole in una stazione navale sotto il controllo del proprio Dipartimento della Marina in cambio di un impegno a tutelare i diritti degli indigeni locali. Con la nomina del primo governatore ufficiale nel 1905, le sette isole passate sotto la giurisdizione statunitense cambiarono il nome in Samoa americane; soltanto a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta i samoani, scontenti per le false promesse di sviluppo del governo degli U.S.A. ottennero, attraverso una serie di referendum, una maggiore libertà amministrativa, anche se tuttora, nonostante la cittadinanza statunitense acquisita all'atto della nascita, gli abitanti locali non hanno diritto di voto né di rappresentanza nel governo americano.
Oggi i circa 63.000 abitanti del territorio vivono principalmente nell'isola di Tutuila, dove sorge anche la capitale Pago Pago, nella quale risiedono poco meno di 4000 persone. Le montagne e le foreste dominano il panorama alle spalle e nei dintorni della capitale, cittadina non particolarmente bella a causa del forte sviluppo industriale legato principalmente alla lavorazione del tonno, che deturpa il paesaggio e l'aria della località; lo stesso porto, particolarmente trafficato, è altresì inquinato, ma per fortuna al di fuori di questa città Tutuila torna ad essere una fantastica oasi tropicale. E' proprio nei dintorni di Pago Pago che si possono scoprire le prime meraviglie dell'isola, come le suggestive formazioni rocciose in mezzo al mare dette Flowerpot Rocks.
Il Parco Nazionale delle Samoa Americane invece, comprende buona parte del territorio terrestre e marino alle spalle di Pago Pago, tra cui il sentiero di cinque chilometri che corre lungo il crinale del Monte Alava. Nella zona est dell'isola, rimanendo in tema di montagne, il Monte Pioa, conosciuto anche come Rainmaker Mountain (letteralmente: montagna che fa piovere) è effettivamente il principale responsabile delle piogge di Tutuila, in quanto le nubi vengono intrappolate dagli oltre 500 metri di altitudine della vetta vulcanica.
Per quanto concerne i luoghi di rilevanza storica, si segnalano il Tia Seu Lupe, un antico tumulo polinesiano a forma di stella, la cui funzione non è ancora ben chiara anche se si ritiene che servisse per la pratica di uno sport locale, che consisteva nel catturare al laccio i piccioni nonché come luogo deputato ad alcuni riti religiosi.
La piccola Aunu'u Island, al largo della costa orientale di Tutuila, è un fantastico luogo ricco di meraviglie naturali; dall'apparentemente innocuo Pala Lake con le sue temibili sabbie mobili al Red Lake – il lago color rosso all'interno del cratere vulcanico abitato da anguille e pesci tilapia – passando per la Ma'ama'a Cove – la cavità nella roccia dove la risacca crea uno spettacolare effetto, dato dalla violenza con cui si infrange e spumeggia – o ancora per la Pisaga, all'interno del cratere – dove la regola impone di resistere alla tentazione di emettere suoni forti per non disturbare gli spiriti che la abitano – sono molte le curiosità di quest'isola circondata da un mare cristallino.
Spostandosi sulle altre isole dell'arcipelago (Ofu, Olosega e Ta'u, che formano il gruppo delle Manu'a Islands) ad un centinaio di chilometri ad est di Tutuila, si potranno apprezzare in tutto il loro splendore le spiagge bianche delimitate dalle palme o le immersioni nella barriera corallina di Ofu Beach, vistare il sito archeologico di To'aga o intraprendere il sentiero che porta alla cima del Monte Tumutumu, sempre nell'isola di Ofu. L'isola gemella di Olosega, a soli 137 metri da Ofu, è collegata a quest'ultima da un ponte; anche qui le attività migliori sono le immersioni nella barriera corallina, ma occorre chiedere il permesso alla popolazione locale prima di entrare in acqua.
L'isola di Ta'u, invece, ospita la vetta più alta delle Samoa americane, ovvero il Monte Lata; la montagna a picco sul mare dà origine una delle scogliere tra le più alte del pianeta. Anche qui buona parte del territorio è protetto come parco nazionale e, oltre alle altissime scogliere, ospita una fantastica foresta pluviale habitat ideale per molti uccelli e rettili, come l'autoctono boa del Pacifico.
A Ta'u si trova anche un sito archeologico chiamato Saua dove, secondo la leggenda, il dio Tagaloa creò i primi esseri umani; tra i massi vulcanici e la spiaggia ventosa gli archeologi ritengono di aver localizzato anche i resti di un villaggio nonché alcuni siti funerari.
I più fortunati infine, dopo aver ottenuto la difficile autorizzazione, potranno visitare il remoto Rose Atoll, un piccolo atollo di otto ettari all'interno della barriera corallina ad oltre 140 km ad est del gruppo delle Manu'a Islands.
Per raggiungere le Samoa americane occorre prenotare un volo da (o via) Los Angeles, San Fancisco, Seattle, Hawaii, Fiji, Tonga, Australia o Nuova Zelanda; il Tafuna International Airport di Pago Pago è il principale aeroporto del paese ed accoglie la totalità dei visitatori dell'arcipelago. Ai cittadini italiani non è richiesto alcun visto, ma occorre presentare un biglietto di proseguimento del viaggio al momento dell'ingresso.
Si ricorda infine che esistono voli interni tra Tutuila e le Manu'a Islands, nonché tra la stessa Tutuila e Savai'i, nelle Samoa Occidentale.
Le isole divennero ben presto oggetto di contesa da parte di inglesi, americani e tedeschi fino a quando, nel 1899, il Trattato Tripartito sancì l'assegnazione delle terre orientali agli Stati Uniti che – come detto – trasformarono le isole in una stazione navale sotto il controllo del proprio Dipartimento della Marina in cambio di un impegno a tutelare i diritti degli indigeni locali. Con la nomina del primo governatore ufficiale nel 1905, le sette isole passate sotto la giurisdizione statunitense cambiarono il nome in Samoa americane; soltanto a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta i samoani, scontenti per le false promesse di sviluppo del governo degli U.S.A. ottennero, attraverso una serie di referendum, una maggiore libertà amministrativa, anche se tuttora, nonostante la cittadinanza statunitense acquisita all'atto della nascita, gli abitanti locali non hanno diritto di voto né di rappresentanza nel governo americano.
Oggi i circa 63.000 abitanti del territorio vivono principalmente nell'isola di Tutuila, dove sorge anche la capitale Pago Pago, nella quale risiedono poco meno di 4000 persone. Le montagne e le foreste dominano il panorama alle spalle e nei dintorni della capitale, cittadina non particolarmente bella a causa del forte sviluppo industriale legato principalmente alla lavorazione del tonno, che deturpa il paesaggio e l'aria della località; lo stesso porto, particolarmente trafficato, è altresì inquinato, ma per fortuna al di fuori di questa città Tutuila torna ad essere una fantastica oasi tropicale. E' proprio nei dintorni di Pago Pago che si possono scoprire le prime meraviglie dell'isola, come le suggestive formazioni rocciose in mezzo al mare dette Flowerpot Rocks.
Il Parco Nazionale delle Samoa Americane invece, comprende buona parte del territorio terrestre e marino alle spalle di Pago Pago, tra cui il sentiero di cinque chilometri che corre lungo il crinale del Monte Alava. Nella zona est dell'isola, rimanendo in tema di montagne, il Monte Pioa, conosciuto anche come Rainmaker Mountain (letteralmente: montagna che fa piovere) è effettivamente il principale responsabile delle piogge di Tutuila, in quanto le nubi vengono intrappolate dagli oltre 500 metri di altitudine della vetta vulcanica.
Per quanto concerne i luoghi di rilevanza storica, si segnalano il Tia Seu Lupe, un antico tumulo polinesiano a forma di stella, la cui funzione non è ancora ben chiara anche se si ritiene che servisse per la pratica di uno sport locale, che consisteva nel catturare al laccio i piccioni nonché come luogo deputato ad alcuni riti religiosi.
La piccola Aunu'u Island, al largo della costa orientale di Tutuila, è un fantastico luogo ricco di meraviglie naturali; dall'apparentemente innocuo Pala Lake con le sue temibili sabbie mobili al Red Lake – il lago color rosso all'interno del cratere vulcanico abitato da anguille e pesci tilapia – passando per la Ma'ama'a Cove – la cavità nella roccia dove la risacca crea uno spettacolare effetto, dato dalla violenza con cui si infrange e spumeggia – o ancora per la Pisaga, all'interno del cratere – dove la regola impone di resistere alla tentazione di emettere suoni forti per non disturbare gli spiriti che la abitano – sono molte le curiosità di quest'isola circondata da un mare cristallino.
Spostandosi sulle altre isole dell'arcipelago (Ofu, Olosega e Ta'u, che formano il gruppo delle Manu'a Islands) ad un centinaio di chilometri ad est di Tutuila, si potranno apprezzare in tutto il loro splendore le spiagge bianche delimitate dalle palme o le immersioni nella barriera corallina di Ofu Beach, vistare il sito archeologico di To'aga o intraprendere il sentiero che porta alla cima del Monte Tumutumu, sempre nell'isola di Ofu. L'isola gemella di Olosega, a soli 137 metri da Ofu, è collegata a quest'ultima da un ponte; anche qui le attività migliori sono le immersioni nella barriera corallina, ma occorre chiedere il permesso alla popolazione locale prima di entrare in acqua.
L'isola di Ta'u, invece, ospita la vetta più alta delle Samoa americane, ovvero il Monte Lata; la montagna a picco sul mare dà origine una delle scogliere tra le più alte del pianeta. Anche qui buona parte del territorio è protetto come parco nazionale e, oltre alle altissime scogliere, ospita una fantastica foresta pluviale habitat ideale per molti uccelli e rettili, come l'autoctono boa del Pacifico.
A Ta'u si trova anche un sito archeologico chiamato Saua dove, secondo la leggenda, il dio Tagaloa creò i primi esseri umani; tra i massi vulcanici e la spiaggia ventosa gli archeologi ritengono di aver localizzato anche i resti di un villaggio nonché alcuni siti funerari.
I più fortunati infine, dopo aver ottenuto la difficile autorizzazione, potranno visitare il remoto Rose Atoll, un piccolo atollo di otto ettari all'interno della barriera corallina ad oltre 140 km ad est del gruppo delle Manu'a Islands.
Per raggiungere le Samoa americane occorre prenotare un volo da (o via) Los Angeles, San Fancisco, Seattle, Hawaii, Fiji, Tonga, Australia o Nuova Zelanda; il Tafuna International Airport di Pago Pago è il principale aeroporto del paese ed accoglie la totalità dei visitatori dell'arcipelago. Ai cittadini italiani non è richiesto alcun visto, ma occorre presentare un biglietto di proseguimento del viaggio al momento dell'ingresso.
Si ricorda infine che esistono voli interni tra Tutuila e le Manu'a Islands, nonché tra la stessa Tutuila e Savai'i, nelle Samoa Occidentale.
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