Donnavventura 2010: il reportage di viaggio di Chiara, tra l'Italia e l'Egitto (14 pagine)
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Al Tarfa, un'Oasi nell'Oasi: Chiara e il deserto
L’atmosfera che si respira ad Al Tarfa è immune allo scorrere delle ore, dall’alba al tramonto è un susseguirsi di colori, profumi e sensazioni palpabili, che cambiano a seconda del momento della giornata, ma che non perdono d’intensità. Il frinire dei grilli, il nitrire lontano dei cavalli al maneggio, il frusciare delle tamerici al vento, il rumore della sabbia sotto ai piedi. Un ecolodge concepito nel rispetto dell’ambiente e realizzato con materiali naturali del posto. Ricercato ed essenziale allo stesso tempo, immerso nel deserto, a pochi chilometri dall’oasi di Dakhla, in un punto da cui si gode una splendida vista sulle alture all’orizzonte. Questo luogo è il realizzarsi del sogno del suo fascinoso ed elegante ideatore Mr Wael T. Abed, un viaggiatore amante del deserto, che dopo aver esplorato in lungo ed in largo quelli egiziani, ha scelto questo contesto, per dar vita al suo progetto. Un luogo che gli somiglia, ospitale, impeccabile e ricco di sfumature, angoli nascosti, dettagli. Caldi salotti in cui leggere o chiacchierare nelle sere più fresche, come in questo periodo e stanze che sono una diversa dall’altra, ma di fondo resta l’intento di far sentire gli ospiti a proprio agio, perché possano riposarsi, rigenerarsi e godere di quel contatto straordinario con il deserto. Vi sono anche una spa ed una piscina all’aperto. Completa il quadro una cucina molto curata, con piatti della tradizione egiziana, rivisitati con qualche accorgimento, così da renderli più appetibili ad una clientela internazionale. Le materie prime poi, vengono in prevalenza dalla fattoria connessa al lodge. E poi colazione, pranzo e cena vengono allestiti in angoli diversi del lodge, in un susseguirsi di atmosfere, bucoliche o raffinate che stupiscono ogni volta. Ci si può trovare fra le tamerici ondeggianti al vento o accanto ad un romantico falò, da cui si possono osservare le stelle e riconoscere le costellazioni, mappe infallibili dei veri viaggiatori e naviganti. Le donneavventuara hanno passato solo due giorni ad Al Tarfa, ma sono stati sufficienti per rendere questo luogo indimenticabile nella loro memoria, sarà per le atmosfere i sé, per il ritrovarsi tutte e sei a far festa in una delle camere senza un motivo reale o per quello straordinario tramonto fra le dune bevendo champagne e brindando alla spedizione che sta volgendo al termine. Un successo per Valentina e Clotilde alla loro prima esperienza, una grande soddisfazione per le veterane Chiara, Ana, Stefania e Benedetta che l’anno vissuta in ampia parte. Un momento magico, una sorta di ulteriore sigillo al legame creatosi in questo lungo viaggio in cui tanto di se si è condiviso con le compagne. E poi una liberatoria corsa a piedi nudi sulla sabbia, impagabili attimi di leggerezza.
Indice
- Grand Raid d'Egitto: dalle Alpi alle Piramidi. Donnavventura, Chiara e ilTurista.info
- Le prime due settimane itinerario tra Italia, Grecia e Turchia
- Il Capo spedizione, le mie compagne e Luca...
- Il primo mese di viaggio, Aspetti positivi e negativi
- Immersioni nel Mar Rosso, come immergersi in un acquario
- Il viaggio fin qui... breve riepilogo delle tappe di Donnavventura 2010
- Scorte e trattamenti speciali per le Donnavventura
- El Shalatin: Beduini nubiani, cammelli e 77 giorni di viaggio
- Navigando sul Lago Nasser a bordo di M.S. Eugenie
- Donnavventura coccolate a bordo della nostra Dahabeya El Hanem
- Le mie compagne di Donnavventura, Chiara ce le dipinge
- Al Tarfa, un'Oasi nell'Oasi: Chiara e il deserto
- Le immagini di Donnavventura 2010 attraverso i ricordi di Chiara
- 5 consigli per un'avventura a 5 stelle da Matera all'Egitto