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Donnavventura in Turchia: da Pamukkale a Kusudasi, da Evrenseki a Takent fino ad Antakya (3 pagine)

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La regione di Antakya e la Grotta di San Pietro

Buongiorno dal meraviglioso mare della Turchia e di Antakya! Un caldo oggi… un umidità molto alta, le ragazze non ne erano più abituate.
Oggi il diario è un po’ scarno di avventure, perché la carovana si deve avvicinare sempre più alla Siria e quindi macinare chilometri su chilometri.
Ognuna al proprio posto di guida, partono alla volta di Antakya, seguendo una strada piuttosto trafficata che sale e scende, tra le montagne e il mare. Panorami molto diversi tra loro: pini marittimi, olivi, pini.. niente banani oggi ma coltivazioni di cotone!
Il team approfitta del tempo trascorso in auto per fare audiovideo personali: Clotilde, oltre a parlare un po’ di sé, si chiede pure come faccia il gruppo a non essere ancora disciulato dopo un mese dalla partenza.. Il capo spedizione, sottolinea a questo punto come la sua scimmia fosse molto più sveglia di loro, molto più veloce ad apprendere e recepire gli insegnamenti.. le ragazze suggeriscono dunque un team di scimmie per il prossimo anno!
Clotilde avvisa anche che manca poco per arrivare in Siria.. cambiando così discorso ;)
Il team arriva all’hotel giusto in tempo per spizzicare qualcosa: da qualche giorno mangiano turco e quindi molto speziato e piuttosto piccante. Ma sembrano apprezzare…
Dopo pranzo la carovana bianca si dirige verso la Grotta di San Pietro, dove, come spiega Chiara, gli Apostoli vennero chiamati Cristiani per la prima volta. Qui si riunivano Barnaba, Pietro e Paolo per le prime “agape”, da qui sono stati trasmessi i primi insegnamenti e celebrate forme rudimentali di messa. Si riunivano in questa grotta donata alla Chiesa da San Luca Evangelista poiché potessero ripararsi dalle persecuzioni del primo secolo e potessero dare inizio alla diffusione del cristianesimo. Da questa grotta si diparte una galleria tra le rocce, che sale sulla montagna retrostante, una scappatoia attraverso la quale i primi cristiani potevano fuggire nel caso in cui fossero stati scoperti.
Un luogo magico, piccolo e raccolto, ma carico di spiritualità. Le neoreporter scattano qualche fotografia con discrezione e poi tornano all’hotel per lavorare.
Questa è l’ultima giornata che trascorrono in Turchia, quindi hanno bisogno di sistemare molte piccole cose prima di oltrepassare il confine.
Buonanotte a tutti e arrivederci a domani… e speriamo che al confine non incontrino problemi particolari!!

 Pubblicato da il 04/12/2010 - 13.221 letture - ® Riproduzione vietata

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