Sikinos (Grecia), viaggio nell'isola tra mare e paesaggi lunari
Sikinos, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sikinos dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La superficie arida e rocciosa, insieme alla forma stretta e allungata sferzata dalle onde e dai venti, potrebbe far pensare a un ambiente inospitale, fatto per rimanere selvaggio, estraneo alle visite dei turisti. Eppure, nonostante il fascino incontaminato e la scarsa frequentazione dei vacanzieri, l’isola greca di Sikinos sta iniziando a farsi conoscere per il suo splendore genuino, fatto di colori intensi e paesaggi lunari. Gli unici a sfidare la dura roccia sono gli ulivi, che affondano le radici nodose tra i sassi e si lasciano spettinare dalla brezza salata, agitando nell’aria le foglie argentee.
Proprio l’anima selvatica rende Sikinos tanto attraente: incastonata tra Ios e Folegandros, tra i flutti agitati del Mar Egeo, l’isola greca è allungata come una saetta ed è uno dei frammenti più piccoli delle Cicladi, con una superficie complessiva di 41 kmq e 41 km di litorale idilliaco. Le atmosfere pacifiche e il silenzio contrastano con scorci drammatici: nessun arenile ampio e liscio su questa isola, ma una costa rocciosa fatta di scogliere a picco, speroni aguzzi, grotte naturali in cui gorgheggia il vento e terrazzamenti di sassi tiepidi, in cui adagiarsi e sperimentare una pace autentica, da eremiti.
Sikinos è infatti perfetta per chi cerca l’avventura: oltre al litorale, con le sue linee bizzarre ed appassionanti, l’isola regala un’infinità di sentieri più o meno ardui, che si arrampicano su e giù per le montagne isolane, attraversano torrenti, si imbattono in sorgenti naturali e si sporgono su panorami affascinanti, tanto incantevoli quanto vertiginosi. Ma la distesa selvaggia di roccia e macchia mediterranea è interrotta da un paio di centri abitati molto pittoreschi, chiamati Alopronia e Sikinos.
Alopronia, o Ano Pronia, è la cittadina portuale situata sulla costa est dell’isola: qui approdano i traghetti provenienti dalla terraferma greca o dalle altre isole dell’arcipelago, ma si tratta anche di una località balneare molto amata dai turisti, circondata da calette rocciose suggestive, lambite da un’acqua incredibilmente limpida. Da vedere la grotta naturale di “Mavri Spilià”. Nell’entroterra invece, a 280 metri di altitudine, si erge l’abitato di Sikinos, detto anche Hora o Kastro, che costituisce il capoluogo dell’isola e uno dei villaggi più belli e caratteristici di tutte le Cicladi. La struttura fortificata che domina il centro è un antico maniero veneziano del 1212, che conserva gran parte delle mura originarie. Nella piazzetta del borgo fortificato c’è la graziosa chiesa di Pantanassa, risalente al 1787, e tutt’intorno alla piazza si possono ammirare le case in pietra di un tempo, separate dai vicoli stretti che si rincorrono per tutto il paese.
In entrambi i villaggi, piccoli presepi con le casette in pietra ricoperte di calce, dominano la quiete e la serenità: molte abitazioni sono state abbandonate, in un difficile periodo di migrazione vissuto in passato, e i centri si rianimano davvero soltanto nel periodo estivo, quando un numero sempre crescente di visitatori decide di trascorrere qui le proprie vacanze.
Ad intrattenere gli ospiti, offrendo loro divertimento, specialità culinarie e curiosità sulla cultura locale, ci sono diverse manifestazioni che si svolgono sull’isola nella bella stagione. La rassegna principale si chiama Sikinos Summer Festival, si svolge per l’intero mese di agosto e comprende innumerevoli eventi, dai concerti alle mostre, passando per gli spettacoli pirotecnici e le sagre gastronomiche. Tra le specialità tipiche dell’isola spicca il miele, prodotto con devozione dagli apicoltori di Sikinos e messo in tavola insieme al formaggio fresco dei pastori.
Raggiungere questo paradiso selvaggio e semi-sconosciuto non è difficile come si potrebbe pensare: per arrivare in Grecia si può prendere l’aereo e atterrare ad Atene, collegata a molti aeroporti italiani ed europei, per poi prendere un traghetto diretto a Sikinos. Le imbarcazioni dirette all’isola delle Cicladi partono dal Pireo, per una traversata di circa 11 ore, oppure da Santorini, più vicina alla meta.
Giunti a destinazione ci si immerge in un paesaggio aspro e selvaggio, ma il clima mediterraneo contribuisce ad addolcire l’ambiente e renderlo ospitale, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. Qui le temperature sono infatti piuttosto miti, con estati ventilate e inverni piovosi ma non molto freddi. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno infatti da una minima di 10°C a una massima di 15°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 22°C ai 28°C. Le precipitazioni si concentrano tra dicembre e gennaio, quando piove in media per 12 giorni al mese.
Proprio l’anima selvatica rende Sikinos tanto attraente: incastonata tra Ios e Folegandros, tra i flutti agitati del Mar Egeo, l’isola greca è allungata come una saetta ed è uno dei frammenti più piccoli delle Cicladi, con una superficie complessiva di 41 kmq e 41 km di litorale idilliaco. Le atmosfere pacifiche e il silenzio contrastano con scorci drammatici: nessun arenile ampio e liscio su questa isola, ma una costa rocciosa fatta di scogliere a picco, speroni aguzzi, grotte naturali in cui gorgheggia il vento e terrazzamenti di sassi tiepidi, in cui adagiarsi e sperimentare una pace autentica, da eremiti.
Sikinos è infatti perfetta per chi cerca l’avventura: oltre al litorale, con le sue linee bizzarre ed appassionanti, l’isola regala un’infinità di sentieri più o meno ardui, che si arrampicano su e giù per le montagne isolane, attraversano torrenti, si imbattono in sorgenti naturali e si sporgono su panorami affascinanti, tanto incantevoli quanto vertiginosi. Ma la distesa selvaggia di roccia e macchia mediterranea è interrotta da un paio di centri abitati molto pittoreschi, chiamati Alopronia e Sikinos.
Alopronia, o Ano Pronia, è la cittadina portuale situata sulla costa est dell’isola: qui approdano i traghetti provenienti dalla terraferma greca o dalle altre isole dell’arcipelago, ma si tratta anche di una località balneare molto amata dai turisti, circondata da calette rocciose suggestive, lambite da un’acqua incredibilmente limpida. Da vedere la grotta naturale di “Mavri Spilià”. Nell’entroterra invece, a 280 metri di altitudine, si erge l’abitato di Sikinos, detto anche Hora o Kastro, che costituisce il capoluogo dell’isola e uno dei villaggi più belli e caratteristici di tutte le Cicladi. La struttura fortificata che domina il centro è un antico maniero veneziano del 1212, che conserva gran parte delle mura originarie. Nella piazzetta del borgo fortificato c’è la graziosa chiesa di Pantanassa, risalente al 1787, e tutt’intorno alla piazza si possono ammirare le case in pietra di un tempo, separate dai vicoli stretti che si rincorrono per tutto il paese.
In entrambi i villaggi, piccoli presepi con le casette in pietra ricoperte di calce, dominano la quiete e la serenità: molte abitazioni sono state abbandonate, in un difficile periodo di migrazione vissuto in passato, e i centri si rianimano davvero soltanto nel periodo estivo, quando un numero sempre crescente di visitatori decide di trascorrere qui le proprie vacanze.
Ad intrattenere gli ospiti, offrendo loro divertimento, specialità culinarie e curiosità sulla cultura locale, ci sono diverse manifestazioni che si svolgono sull’isola nella bella stagione. La rassegna principale si chiama Sikinos Summer Festival, si svolge per l’intero mese di agosto e comprende innumerevoli eventi, dai concerti alle mostre, passando per gli spettacoli pirotecnici e le sagre gastronomiche. Tra le specialità tipiche dell’isola spicca il miele, prodotto con devozione dagli apicoltori di Sikinos e messo in tavola insieme al formaggio fresco dei pastori.
Raggiungere questo paradiso selvaggio e semi-sconosciuto non è difficile come si potrebbe pensare: per arrivare in Grecia si può prendere l’aereo e atterrare ad Atene, collegata a molti aeroporti italiani ed europei, per poi prendere un traghetto diretto a Sikinos. Le imbarcazioni dirette all’isola delle Cicladi partono dal Pireo, per una traversata di circa 11 ore, oppure da Santorini, più vicina alla meta.
Giunti a destinazione ci si immerge in un paesaggio aspro e selvaggio, ma il clima mediterraneo contribuisce ad addolcire l’ambiente e renderlo ospitale, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. Qui le temperature sono infatti piuttosto miti, con estati ventilate e inverni piovosi ma non molto freddi. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno infatti da una minima di 10°C a una massima di 15°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 22°C ai 28°C. Le precipitazioni si concentrano tra dicembre e gennaio, quando piove in media per 12 giorni al mese.